Cognome Romano: Origine Cognomi Italiani Particolari
Presenze del Cognome in Italia
Ci sono circa 29501 famiglie Romano in Italia. (Sito Cognomix. it).
7747 Campania, 4114 Sicilia, 3793 Lombardia, 2697 Puglia, 2549 Lazio, 1574 Piemonte, 1205 Calabria, 1004 Toscana, 844 Emilia Romagna, 765 Liguria, 557 Abruzzo Basilicata, 554 Friuli V.G., 493 Basilicata, 278 Molise, 170 Sardegna, 167 Marche, 95 Umbria, 90 Trentino A. A., 28 Valle d’ Aosta.
Varianti: Romani, Roman.
Alterati e derivati: Romanelli/ o, Romaniello, Romanetti, Romanini/ o, Romanucci, Romanin, Romanazzi, Romanati/ o, Romanatti, Romanò, Romanacci.
La moglie: ” Pensare che avevo contato sulla proverbiale prestanza fisica dei soldati romani”.
Origine Etimologica
Romano è semplicemente l’italianizzazione del nome latino Romanus che stava per abitante di Roma.
La parola segue quindi l’incertezza che sussiste ancora oggi sulla base etimologica del nome Roma sulla quale la discussione fra gli studiosi resta accesa, piena di dubbi, punti oscuri e tutt’altro che conclusa.
Per alcuni deriva dalla voce “Rumon” antico nome del fiume Tevere dalla radice greca “ruo” che ste per scorro. In base a questa teoria il nome Roma derivava da “romanus” che stava per “fluviale” o meglio “città del fiume”.
Questi studiosi, a sostegno della loro ipotesi, sottolineano come la Porta Flumentana che significa “la porta verso il fiume” abbia quella che, nella cinta muraria primitiva, (prima delle mura serviane) si chiamava Romanula cioè orientata verso il “Rumon”.
Un altra teoria è quella di una derivazione dal greco “rhome” che sta per “forza”ma considerata da quasi tutti gli esperti del tutto improbabile legata più che altro al desiderio di riscatto morale di molti autori greci.
Bisogna infatti considerare il pesante avvillimento subito a livello politico, militare e di conseguenza psichico del popolo greco sconfitto e alla completa mercè dell’impero romano.
La teoria nasce quindi da un tentativo quasi puerile di dimostrare con una escamotage paretimologica del nome Roma che la città fosse una antica “fondazione greca”.
Infatti salta subito agli occhi l’incongruità insita nell’attribuzione del concetto di “forza” a quello che inizialmente non era che un piccolo centro abitato di cui nessuno poteva nemmeno immaginare lo sviluppo che avrebbe raggiunto in grado di trasformarla nella maggiore potenza mondiale del tempo.
Anche le teorie riportate da Plutarco se pur più sensate e degne di considerazione risentono comunque di questo intrinseco desiderio di rivalsa dei greci.
Una delle ipotesi sostenute dal noto autore greco, il nome è legato al popolo preellenico dei Pelasgi che, invasero le coste laziali, chiamando la terra occupata col nome “Rhome”, cioè “armi”, per sottolineare la loro presenza armata.
Una seconda interpretazione di Plutarco fa riferimento alla fuga di Enea e compagni da Troia con approdo nel Lazio.
Con ogni probabilità si tratta di una leggenda che vede protagonista Rhome una delle moglie dei guerrieri che avevano seguito Enea. Rhome avrebbe convinto e capitanato le altre donne in una specie di congiura che portò all’incendio e alla distruzione delle navi greche con lo scopo di impedire ai compagni la ripresa del viaggio in mare e convincerli a stabilirsi in quel luogo ameno.
Pare che Enea e compagni dopo, l’iniziale sorpresa, e la conseguente ira concordarono con la decisione delle donne di stabilirsi appunto in quella bella terra raggiunta. In onore e senso di gratitudine diedero alla città che fondarono il nome della donna artefice della sua nascita.
Sull’origine dell’eroina c’è da dire che esistevano pareri confusi e discordi. Per qualcuno figlia di Italo e Leucaria, per altri invece figlia di Telefo a sua volta figlio di Ercole, sposa di Enea.
Altri ancora la ritengono figlia di Ascanio e quindi nipote di Enea. Per altri la donna troiana Rhome sposò invece Latino ed ebbe due figli “Romos e Romylos”(Remo e Romolo) che fondarono la città dandogli il nome della madre.
In realtà gli studi hanno dimostrato il contrario, è il nome Romolo ad essere una derivazione da Roma e non viceversa tramite la latinizzazione “Romilius” del gentilizio di base etrusca Rumel.
Ma molti studiosi ritengono falso questo legame del nome con una donna.
Considerano infatti più verosimile che Roma avesse preso il nome da Romano figlio di Ulisse e della maga Circe oppure da Romo, figlio di Ematione, giunto da Troia in quei luoghi per ordine di Diomede.
Od ancora da Romide, re dei Latini che aveva scacciato dalla zona gli Etruschi.
Un altra ipotesi suggestiva anche se non suffragata da nessun tipo di conferma storica è quella dello scrittore bizantino Giovanni Lido, vissuto tra il V e il VI secolo che sosteneva una derivazione da “Amor” per il fatto che Enea era figlio di Venere, dea dell’amore appunto cioè la parola Roma sarebbe un palindromo di Amor (amore).
A questa idea di amore e fertilità della “Dea Madre” si associa quella che fra tutti gli esperti sembra essere l’origine più probabile. La base etimologica sarebbe il nome etrusco gentilizio “Ruma”che sta per “mammella”
Scontata l’associazione con il mito dei gemelli Romolo e Remo allattati dalla “mammelle” della lupa sotto il fico situato alla base del Palatino denominato “ficus ruminalis”traducibile con “fico dell’allattamento”
Inizialmente il termine “Ruma” identificava proprio il colle Palatino ed il colle Aventino che per la loro conformazione collinare ricordavano appunto la forma di un seno.
Il noto etimologo Massimo Pittau mentre concorda sull’origine dall’etrusco ”Ruma” mette in discussione la dislocazione geografica ritenendo che il vocabolo non ri riferisse al Palatino ma piuttosto a quel promontorio, appunto a forma di mammella, che si trova sulla riva destra del Tevere di fronte all’isola Tiberina e al ponte Sublicio. http://www.pittau.it/comune/roma.html
Origine Genealogica
E’ la trasformazione in cognome di Romano, etnico di Roma in quanto città cioè “uomo di Roma”.
In parte continua il cognomen etnico “Romanus” di epoca imperiale e in parte di epoca medioevale formatisi con lo sviluppo delle lingue romanze. Già in epoca romana il termine indicava gli abitanti della citta.
Poi, nel Medioevo, ha designato come etnico estensivo tutti gli abitanti del vasto impero romano D’Occidente e d’Oriente in distinzione da tutti gli altri popoli che vivevano al di fuori dei confini romani. In alcune regioni valeva anche come sinonimo di greco.
In altri casi si tratta della cognominizzazione del nome proprio Romano largamente diffuso in tutto il Lazio Alcuni casi derivano dai tanti toponimi aventi come baso la radice Roma: Bassano Romano (VT), Monteromano (RA), Romano Canavese (TO) tanto per citarne qualcuno .
Etimologia stupidaria
Tutti conoscono la leggenda (o verità) del tracciamento del solco di fondazione di Roma eseguito da Romolo con l’uso di un vomere od aratro
Ma “vomere” è anche un verbo che alla prima persona singolare fa “voma”.
Dall’esortazione “voma Romolo!!voma, non ti fermare” o dall’ affermazione “Romolo voma” …”Cosa sta facendo Romolo??” Risposta scontata “Voma, voma”.
Pare che Romolo sia per ricordare la fatica nella realizzazione del solco, sia per una sorta di tardivo tributo morale al fratello ucciso trasformò il termine “voma” in “Roma” da cui come sappiamo è derivato il nome prima e cognome poi “Romano”.