
Ci sono circa 1905 Schiavo in Italia. (Fonte: sito Cognomix)
660 Veneto 30 Toscana 473 Campania 30 Umbria 179 Lombardia 26 Liguria 115 Sicilia 23 Sardegna 103 Lazio 12 Marche 81 Piemonte 12 Calabria 44 Abruzzo 7 Trentino A.A. 37 Emilia-Romagna 5 Basilicata 33 Friuli V.G. 32 Puglia
Varianti: Schiavi, Schiavio, Sclavo, Sclavio, Lo Schiavo.
Molti gli alterati e derivati: Schavelli/o, Schiavetti, Schiavino, Schiavinetto, Schiavinato, Schiavuzzi, Schiavon, Schiaion,
Schiavonetti, Schiavonato, Schiaioncin, Schiavulli/o, Sclavi/o, Sciava/o, ed altri legati ad errori di trascrizione.
Schiavo, abbastanza diffuso a macchia di leopardo in tutta Italia, con ceppi principali in Veneto e in Campania, Schiavon è frequentissimo a Padova, Schiavio è emiliano, Schiaoncin e Schiavonato sono Veneziani, Schiavoni, invece, oltre che in Veneto ha un nucleo importanti tra Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise, con un ceppi nel Tarantino Lo Schiavo è più diffuso in Calabria.
Dovrebbero derivare, direttamente o tramite un ipocoristico, dal nome Sclavus di cui abbiamo un esempio a Benevento nel 1121 in uno scritto si legge: “…Hoc anno, Robertus Sclavus obiit decimo die stante mensis Decembris, et Rachisius abbas Sancti Modesti; ad cuius obitum Ioannes venerabilis abbas monasterii Sanctae Sophiae cum quibusdam fratribus properavit. …”, a Napoli in un editto del 1325 si legge: “…Nomina vero et cognomina prefatorum infrascriptorum magistrorum Sicle prefate ac affilatorum operariorum et ministrorum actu servientium in Sicla eadem sunt hec vedelicet … Guillelmus Novellus dictus Sclavus,…”.
Per molti decenni si è ritenuto che Il cognome Schiavo avesse come unica origine la cognominizzazione di sopprannomi e appellativi che dal Medio Evo all’età moderna hanno indicato gli individui in condizione di “non libertà”. Studi più recenti e molto più approfonditi hanno invece dimostrato come l’origine del suo cognome e dei suoi tanti derivati possa avere diversi ceppi di origine essendo legato al termine Slavo, voce con cui si indicavano quei popoli che nel VI secolo, varcato il Danubio, cominciarono a diffondersi nella penisola balcanica.
Infatti il vocabolo “sclavus”(latino medioevale XIII secolo) deriva chiaramente da “slavus/sklavus “cioè “slavo”. Nella forma “sklavus” deriva dal greco bizantino “sklavenes” che conferma infatti come la parola Schiavo (in lingua italica) probabilmente sia nato da un adattamento della pronunzia Slavo in una forma italianizzata per comodità ed affinità fonetiche in Sclavo e successivamente in Schiavo.
Siccome tra il X ed il XI secolo, iniziò da parte dei popoli Sassoni dell’attuale Germania, un fenomeno di vendita in massa di individui definiti appunto come Slavi il termine passo ad indicare uno stato giuridico di dipendenza totale sostituendo rapidamente i termini latini mancipium e di servus etichettando queste genti come popolo asservito e quindi come schiavi per eccellenza.
Gli studiosi però fanno anche notare come molte migrazioni di questi popoli slavi furono tra il 1050 e e il 1300 volontarie per esportare le loro notevoli abilità artigiane di calderai, fabbri ecc per cui alcuni ceppi originari del cognome Schiavo non hanno nulla a che vedere con il significato di “servo” ma sono sopprannomi con altre motivazioni come portano anche a pensare toponimi come Schiavo e Schiavone(RC) Schiava(NA), Schiavi(Udine ed Abbruzzo).
A testimonianza di queste considerazioni, per esempio, quella del Comune di Schiavi d’Abruzzo (anticamente chiamato Sclavi) che trae appunto origine dal fatto che fu fondato da una colonia di slavi; ai tempi dei Normanni esso divenne feudo di Roberto da Sclavo. Il documento più antico ove si parla del territorio di Sclavi risale all’anno 922.
Per di più è storicamente documentato che Il primo ceppo degli slavi apparve all’improvviso al confine dell’impero bizantino già nei primi decenni del 6° secolo d.C.. e che le vicende guerriere degli “Schiavoni” nell’Europa orientale anche in epoche precedenti. Nell’anno 496 essi scacciarono dalla Polonia i Goti che vi si erano stabiliti assieme agli Svevi dopo il primo insediamento del popolo dei Sarmati.
Tutte queste riflessioni storiche portano ovviamente a ritenere che ceppi del cognome Schiavo siano di gran lunga antecedenti l’omonimo termine nel suo significato di “asservito”.
Esiste ancora un altra teoria, abbastanza considerata dagli esperti, secondo la quale il nome “slavi” che si confronta con gli etnomini “slovaki” cioè slovacchi e “slovenci” cioè sloveni deriva da “slovo”(parola) da cui slovene che significa”popoli che si capiscono”,”che usano le stesse parole”
Gli slavi sarebbero dunque i “parlanti”cioè quelli capaci ad esprimersi, dotati di un idioma comprensibile in contrasto con i tedeschi definiti i “muti“in quanto dotati di un idioma incomprensibile, incapaci quindi a farsi capire.
D’altronde anche il termine “slava” che significa gloria deriva da “slovo” nel senso che la gloria passa da individuo ad individuo tramite la parola, per cui “slaviane” significa popoli famosi per la loro gloria” in quanto le tribù slave avevano fama di possedere, fra le lori fila, grandi guerrieri celebrati da tribù in tribù, evidente anche qui il contrasto stridente con il termine slavo come schiavo.
Alcuni gruppi ceppi etnici potrebbero anche avere alla base la radice indoeuropea “klew”(bagnare) a cui slavi come popolo che vive in un luogo”umido” cioè in una zona paludosa o nelle vicinanze di un lago o corso d’acqua, anche qui i toponimi confermano questa possibilità.Nel contesto una di queste spiegazione geografiche sarebbe quella di una provenienza del popolo da una zona adiacente al fiume Dnepr in antichitità anche conosciuto col nome di “Slovutich”
Etimologia Stupidaria
Banale sottolineare che la condizione di un individuo deportato dal suo luogo di origine per essere condannato alla vita di servo, privo di qualunque libertà, sia quella di una logica mortificazione spirituale e riserbo conflittuale con conseguente rabbia repressa e naturale chiusura in se stesso. Quindi ovvio che un servo sia per prima cosa uno “schivo”, con l’aggiunta della “a” distintiva e rafforzativa del concetto, come volevasi dimostrare “Schiavo”