Presenze in Italia del Cognome Carnevale (Sito Cognomix. it)
Ci sono circa 3472 famiglie Carnevale in Italia.
994 Lazio 595 Lombardia 404 Calabria 301 Campania 232 Piemonte 21 5 Puglia 158 Molise 133 Sicilia 74 Abruzzo 74 Basilicata 67 Liguria 62 Emilia- Romagna 58 Toscana 40 Veneto 16 Sardegna 14 Marche 11 Friuli V. G. 10 Trentino A. A. 9 Umbria 5 Valle d’Aosta
Varianti: Carnovale, Carnovali, Carnevalli, Carlevarini, Carlevari, Carlevaris, Carlevarino, Carnasciali, Carlevaro.
Alterati: Carnevalini, Carlevarini, Carlevarino
Origine Etimologica e Cenni storici
Carnevale inizialmente era un nome di persona, attribuito generalmente al qualcuno che nasceva il giorno della festività del Carnevale
Il nome richiamava la tradizione cristiana del periodo di Quaresima quando appunto la religione privava nel periodo il consumo di carne: “carne- privum” e “carne-laxare”.
Comunque non si possono escludere dei ceppi si siano originati un soprannome caratteriale attribuito a qualche personaggio che si distingueva per un atteggiamente particolaralmente allegro vivace e simpaticamente loquace.
Altre forme come quella tipica settentrionale “carlassare” e quella toscana “carnasciale” derivano da “carne- lasciare” ovviamente con lo stesso senso di eliminare la carne.
Il nome segnava precisamente il giorno (Martedì grasso) dell’ultimo banchetto senza privazioni, prima dell’inizio della quaresima, periodo di digiuno ed astinenza appunto dalla carne.
Nella tradizione storica però il termine Carnevale si è allargato sino ad indicare tutto il periodo di festa caratterizzato dal mascherarsi ed abbandonarsi a scherzi e sollazzi che va dall’ Epifania al mercoledì delle Ceneri, inizio appunto della Quaresima.
Esistono poi delle forme legate al dialetto franco- provenzale in uso in Aosta in cui la base etimologica è “camentràn” anche se in realtà il significato etimologico, essendo comunque legato a quello di quaresima (quadregesima) ha la stessa valenza dell’entrare nel periodo di quaresima.
Un’ altra ipotesi, che non incontra però il favore della maggioranza degli esperti, è che Carnevale derivi direttamente dal latino “carrus- navalis”che era un carroccio caratteristico, una specie di nave su ruote che si usava condurre nelle processioni di alcune feste.
Per alcuni esperti alla base di Carnevale ci sarebbe invece il latino “carnualia” che, in passato, era una sorta di festa basati su giochi campagnoli generalmente eseguiti su otri.
Infatti sono molti gli studiosi che sostengono come la festività del carnevale derivi da alcune feste primitive, di evidente caratteristica orgiastica, che si svolgevano come atto di gioia e gratitudine per il ritorno della stagione primaverile.
Effettivamente in certi riti pagani agresti di epoca arcaica , migliaia di anni prima della venuta di Cristo, gli esseri umani amavano dipingersi di vivaci colori il corpo (compreso il viso) per poi abbandonarsi a danze e festeggiamenti anche a sfondo sessuale.
Infatti la festa del Carnevale, almeno in antichità, era un periodo licenzioso dove quasi tutto era concesso.
Molto in voga ad esempio lo scambio grottesco di ruolo, la donna diventava uomo e viceversa, si scambiavano anche le reciproche attività, ed anche esseri umani che acquistavano le sembianze di animali (vedi il Carnevale dell’Orso).
Era anche concessa l’idea di una sorta di rivolta popolare pacifica ed ironica imperniata sull’ idea di farsi burla dei potenti di turno dove la situazione sociale veniva sovvertita, i potenti in miseria e viceversa.
Questa valenza di scardinamento del potere è ben rappresentata un po’ i tutti i carnevali più antichi ed in maniera simbolica nel Carnevale Sardo.
Qui la base etimologica è “Carrasecáre- Carresegáre” col chiaro significato in italiano di “Carne Segare”.
La voce deriva dall’akk. “qarnum”(potenza, potere) riferito a quello umano + “segu” (rivoltarsi, distruggere), col senso estremo di “dissacrare” il Potere e quindi i potenti.
La diffusione del cognome e delle sue varianti è ovviamente legato alle molteplici variazioni popolari dialettali come il ligure “Carlevà” il piemontese “Carlevè e Carvè”, il calabrese “Carnovale”, il, già visto, toscano ”Carlassare” il lombardo “Carnovali” ect, ect.
Origine genealogica
In pratica si dovrebbe trattare di nomi augurali, dati a bimbi nati proprio il giorno di carnevale.
Altra motivazione potrebbe essere quella di cognominizzazioni di soprannomi attributi a tipi particolarmente scherzosi e buffi oppure sciocchi, poco seri e di scarsa affidabilità.
Etimologia stupidaria
Epoca Romana, tutti conoscono la grandiosità dei banchetti romani dove la carne era la base principe delle portate. Tenuta in alta considerazione non solo per la sua apprezzata dote culinaria ma anche per tante altre ragioni.
Infatti era considerata indispensabile in quanto apportatrice di forza e vigoria e a cui veniva addirittura associata una certa valenza afrodisiaca.
Per cui la “carne” “vale”, per semplice ipotesi qualche personaggio famoso che faceva spesso uso e sfoggio di questo concetto e che, per questo, fu soprannominato il “Carnevale”, successiva trascrizione in cognome ed il gioco è fatto.